Coltivare identità e razionalità del noi
Approcci e metodi per una democrazia profonda, organizzazioni efficaci, la condivisione del potere e lo sviluppo del senso di comunità
Viviamo in un Paese democratico, impariamo sin da piccoli che il sistema democratico è il migliore, il più democratico, ma…
Assistiamo ad una preoccupante regressione della democrazia negli Stati di tutto il mondo e se guardiamo dentro alla democrazia è facile rendersi conto che così come questa è strutturata NON è un sistema che permette l’espressione della pienezza che ogni persona porta in sé, né tanto meno la migliore delle possibilità in cui le persone possano partecipare con la propria unicità e potenzialità alla definizione della comune convivenza.
La natura dicotomica della democrazia di cui facciamo esperienza, la contrapposizione e l’alternarsi di maggioranza e minoranza, semplificano, riducono e banalizzano la generativa complessità dell’esistente, delle posizioni, delle relazioni, degli orizzonti, delle scelte, sia fuori che dentro di noi.
Per costruire un mondo di pace, in noi e intorno a noi, una comunità coesa, inclusiva, responsabile, generativa, …. serve fare un salto di qualità e “democratizzare la democrazia attraverso la stessa democrazia”.
Costruendo, a partire da noi, dalle nostre organizzazioni, dai nostri territori, forme di governance che riconoscano ed includano la diversità, che ricerchino e riconoscano l’uguaglianza effettiva delle possibilità di “prendere parte”, che siano a servizio della comunità intera e non di una o dell’altra parte.
Serve costruire una nuova identità al plurale, una nuova razionalità del NOI (di un NOI in senso ampio che tende a TUTTI e non in quella di un IO più ampio) ed apprendere su larga scala nuove modalità di relazione, di ascolto e di dialogo, di gestione dei conflitti, di assunzione di decisioni, di costruzione di scenari, visioni e strategie che siano partecipative, generative, collaborative e non violente, che superino la visione individualista, mercantilista e capitalista dell’esistenza e ci proiettino in una visione ecologica del noi in relazione armoniosa con il tutto.
A partire da queste considerazioni, si sviluppa negli anni, l’attività di Anna Zumbo nella ricerca, facilitazione e sperimentazione di molteplici percorsi in diversi contesti e aree del mondo, sempre a che sostengono, promozione e accrescimento del senso di comunità dentro organizzazioni di diversa natura ed ampiezza.
Si strutturano, da questa ampia esperienza, molteplici percorsi formativi e consulenziali con cui Anna Zumbo accompagna enti pubblici, imprese, enti del terzo settore, movimenti e gruppi informali di cittadini organizzati a sviluppare progetti che mobilitano gruppi di azione e fanno comunità.
Diversi sono gli assi di questo lavoro, che muovono da un lavoro profondo personale dentro di sé, attraversano le diverse forme organizzative e si allargano alla partecipazione sociale e politica.
Questi alcuni dei nuclei tematici su cui si strutturano i contenuti, i format e le metodologie di ogni intervento. Per una panoramica sugli interventi formativi, training e laboratori, segui i link.
– Coltivare comunità: percorsi di crescita personale, competenze relazionali e strumenti per la facilitazione dei gruppi (l’approccio nonviolento, la gestione creativa dei conflitti, la facilitazione diffusa, i metodi decisionali orientati al consenso, etc.)
–Identità e razionalità del noi: lo scheletro di comunità aperte, coese, potenti e generative
–Il welfare di comunità: innovazione, sviluppo e coesione sociale a base comunitaria
–La co-progettazione vision driven e community based: il con-dividere che moltiplica possibilità, risorse e impatto sui territori
–La democrazia deliberativa e i processi di empowerment: trasformare “il MIO potere su” in “il NOSTRO potere di”
–L’auto-rafforzamento delle organizzazioni: i modelli organizzativi a rete e la sociocrazia
–La pratica dell’auto-gestione: la capacità di vedere quel che ancora non c’è e di costruirlo insieme
–L’educazione come pratica della libertà e l’educazione non direttiva come premessa indispensabile
–La partecipazione sociale e politica: la costruzione del “collettivo” ed il community engagement
Per approfondire:
“L’educazione critica – dialogica – problematizzante come leva per lo sviluppo di comunità locali più coese e più generative“. Saggio di Anna Zumbo nel libro “Comunità che innovano. Prospettive ed esperienze per territori inclusivi” edito da Franco Angeli, a cura di T. Ciampolini.