La testa pensa dove stanno i piedi
L’approccio di Paulo Freire nei percorsi di accoglienza e di alfabetizzazione dei migranti.
Il Training “La testa pensa dove stanno i piedi” è una due giorni di formazione parte del Programma “Alfabetizzare non è insegnare a ripetere parole, ma a dire la propria parola” – Percorso per la scoperta e la sperimentazione del valore della pedagogia critica-dialogica-problematizzante e del metodo di coscientizzazione di Paulo Freire nei processi di accoglienza e alfabetizzazione dei migranti.
Il corso rappresenta il primo step del percorso formativo proposto dal Programma ed accompagna i partecipanti ad esplorare il contributo della pedagogica dialogica-critica di Paulo Freire per qualificare la relazione con il migrante nel processo di accoglienza e integrazione, a rafforzare le competenze metodologiche e confrontarsi collettivamente sulle pratiche sperimentate nei percorsi di accoglienza e formazione dei migranti.
Durante il weekend di formazione viene infatti introdotta una ampia riflessione sul valore delle pedagogie critiche per il cambiamento e del valore che queste possano apportare ai processi di accoglienza, ospitalità, inclusione ed alfabetizzazione dei migranti.
Le attività proposte puntano a riflettere sulla relazione educativa e stimolano i partecipanti ad analizzare l’approccio depositario dell’insegnamento dell’italiano ai migranti e della relazione educativa operatore – immigrato quali paradigmi di modi di concepire se stessi, gli altri ed il rispettivo potere di agire nel mondo e di trasformare la realtà e permettono di scoprire e sperimentare metodologia e didattica per un insegnamento dell’italiano a semi – o an-alfabeti che parta dai vissuti degli studenti e stimoli la propria ed altrui capacità di “lettura del mondo” sperimentandosi nel fare del “contesto” il “testo” da cui muovere la relazione e l’insegnamento.
In particolare, i partecipanti sono accompagnati a:
Conoscere i paradigmi della pedagogia critica-dialogica-problematizzante come leva all’empowerment
Conoscere l’impianto metodologico (nelle sue diverse fasi) che attiva processi di coscientizzazione.
Sperimentare l’approccio maieutico nella relazione per l’attivazione della motivazione all’apprendimento dell’italiano
Fare pratico dell’esercizio consapevole del potere della parola che implica decisione, scelta, capacità di intervento nella realtà.
L’offerta formativa, nella sua interezza:
– presenta l’approccio freireano, propone una riflessione sull’alfabetizzazione degli adulti come occasione privilegiata per innescare processi di coscientizzazione, sostanzia il valore del dialogo;
– interroga sulla relazione docente-studente nel setting dell’apprendimento/insegnamento come prototipo della relazione tra migrante e contesto di accoglienza e esplora il valore della do-discenza come disponibilità ad insegnare legata alla massima disponibilità ad imparare;
– struttura la capacità di costruire unità didattiche e condurre momenti di insegnamento o supporto all’apprendimento dell’italiano in maniera da attivare negli studenti la capacità di analisi critica della realtà insieme alla propensione alla responsabilità ed all’autonomia.
Per coordinatori di strutture di accoglienza, insegnanti di L2, educatori, operatori sociali e volontari impegnati nella relazione con persone e studenti immigrati.
Nuovi appuntamenti nel 2024 sono in programma a Riace (Rc), a Mantova e a Cuneo.
Vedi alcuni dei corsi precedenti: Torino, Sanremo, Catania, Roma, Bologna.
Approfondimenti
Zumbo A., Alfabetizzare non è insegnare a ripetere parole, ma a dire la propria parola, Meltingpot, novembre 2016
Zumbo A., Dallavalle C., La lingua italiana, l’ultima frontiera per la cittadinanza dei migranti: la lezione di Paulo Freire, Dialoghi mediterranei, marzo 2017