La Mediazione Familiare
Cosa fa il mediatore familiare?
Il mediatore opera come un terzo imparziale e gestisce il processo di mediazione aiutando la coppia, nella quale spesso la comunicazione è interrotta a causa di incomprensioni e tensioni, a comunicare in maniera costruttiva e ad assumere decisioni responsabili ed informate. Il mediatore non può fornire pareri sulle decisioni da adottare, ma può solo aiutare i coniugi a parlare fra loro per trovare insieme delle soluzioni.
Si raggiunge un accordo scritto?
Si: Alla fine del processo di mediazione viene redatto un documento scritto che riassume tutti i punti sui quali si è raggiunto un accordo. Le questioni oggetto dell’accordo possono essere tanto quelle riguardanti l’affidamento dei figli, quanto quelle patrimoniali riguardanti gli assegni di mantenimento e la divisione dei beni. Questo documento non è legalmente impegnativo, ma l’accordo in esso contenuto verrà riportato negli atti redatti dagli avvocati che rappresenteranno le parti nel procedimento di separazione consensuale o di divorzio congiunto.
È necessario per ciascuno dei coniugi consultare un avvocato?
La coppia ha una alternativa:
1. ricorrere alla “mediazione parziale”: si raggiunge un accordo scritto che gli avvocati di ciascuna delle parti potranno far valere nei procedimenti di separazione o divorzio;
2. scegliere la “mediazione globale”: al termine del processo di mediazione un avvocato, in rappresentanza di entrambi i coniugi, redigerà gli atti da far valere in giudizio sulla base dell’accordo raggiunto davanti al mediatore.
Quando i coniugi decidono di avvalersi della mediazione parziale ciascuno di essi può consultare il proprio avvocato.
Il mediatore parla anche con i figli?
Il mediatore incoraggia entrambi i genitori a parlare con i figli, per capire quali sono i loro bisogni e desideri. Può talvolta accadere che il mediatore, d’accordo con i genitori, ritenga utile parlare direttamente ai figli, in particolare quando questi ultimi hanno punti di vista completamente diversi da quelli dei genitori. Gli incontri con i figli, specialmente se minori, vanno programmati con cura e sono confidenziali: i ragazzi insieme con il mediatore concorderanno cosa questi potrà riferire ai genitori.
Quanto costa?
I costi possono variare a seconda delle tariffe applicate dal professionista dello studio che gestisce la mediazione. In genere è necessario un ciclo di dieci sedute che costa da sessanta a cento euro a seduta.
Il mediatore può intervenire nel successivo procedimento di separazione o di divorzio contenziosi?
No: Qualunque sia l’esito della mediazione svolta, il mediatore non può in alcun modo intervenire nel successivo procedimento di separazione o divorzio: se avvocato non potrà rappresentare una sola delle parti, se psicoterapeuta o assistente sociale non potrà fornire consulenze di parte o d’ufficio. Tutte le informazioni apprese dal mediatore durante le conversazioni con i coniugi o i figli sono riservate, non possono essere riferite a terzi e sono soggette al segreto professionale.
È sempre possibile ricorrere alla mediazione familiare?
No: Esistono casi, peraltro piuttosto infrequenti, in cui è impossibile intervenire attraverso la mediazione familiare: quando uno dei coniugi o i figli sono stati vittime di abusi ad opera dell’altro coniuge, quando la personalità di uno dei partner, particolarmente violenta, aggressiva o manipolativa, non consente di instaurare una comunicazione costruttiva. Anche al di fuori di tali ipotesi, comunque, la base di partenza per iniziare un processo di mediazione è che le parti si riconoscano reciprocamente come interlocutori e che vi sia in entrambi una volontà di trovare un accordo. La mediazione non è una terapia: non tende a cambiare i comportamenti, ma interviene solo sulla comunicazione fra le parti, correggendola quando essa è viziata per effetto di tensioni e incomprensioni.
Quali sono i vantaggi della mediazione?
I benefici della mediazione, identificati da importanti studi sociologici condotti nei paesi (Gran Bretagna e Stati Uniti) in cui quest’ultima è molto più diffusa che in Italia, sono molteplici:
– notevole riduzione dei costi per spese legali;
– minore durata dei procedimenti di separazione e divorzio;
– raffreddamento della conflittualità fra i coniugi;
– relazioni civili, o perfino amichevoli, dopo la separazione e il divorzio;
– maggiore facilità di raggiungere accordi, specialmente se riguardanti la vita dei figli, dopo la separazione ed il divorzio;
– minore impatto traumatico della separazione e del divorzio sui figli;
– migliore riorganizzazione della propria vita sociale ed affettiva dopo la separazione ed il divorzio, determinata dal venir meno di sentimenti di rancore, ostilità e fallimento.
La mediazione familiare può risolvere problemi diversi da quelli esistenti nel momento della separazione o del divorzio?
Si: La mediazione familiare non è utile solo alla coppia in procinto di separarsi o di divorziare, ma è un efficace sistema per comporre controversie e disaccordi nati all’interno della famiglia.
Dove si può trovare del servizio?
Il nostro servizio di Mediazione Familiare è attivo ad Alessandria, Torino e Verbania.
Come si prenota un appuntamento?
Per un primo appuntamento è sufficiente contattare la segreteria dello studio via mail o via telefono. Il primo contatto, sarà utile a raccogliere con estrema delicatezza la residenza, il numero di telefono e gli orari a cui poi richiamare. Successivamente verrà contattato dal Mediatore con cui verrà effettuato un primo colloquio per definire il percorso da seguire.